IL QUANTUM BIOFEEDBACK (BIORISONANZA)

Si tratta di una tecnologia quantistica, basata sul principio che ogni corpo e ogni sostanza essendo formato da atomi a cui gravitano intorno elettroni e protoni, ha un suo campo elettromagnetico.

Ogni attività elettrica o flusso di elettricità genera un campo tridimensionale.

Lo strumento EDUCTOR utilizzato nelle sedute, funziona sulla base di questa voltammetria tridimensionale, misurando il campo trivettoriale di ogni sostanza (ITEM) e quindi la reattività del paziente a quell’ITEM, attraverso un loop cibernetico di misurazione, calcolo, stimolazione frattale etc…

COM’E’ STRUTTURATA UNA SEDUTA

Ogni volta viene eseguito un test della durata di tre minuti, durante i quali lo strumento invia e riceve circa 10mila frequenze ( in queste sono comprese organi, emozioni, chakra, ormoni vitamine…) e costituisce il “matrix” ossia la matrice di quell’individuo in termini di reattività (ipo/iper/normali).

Sulla base dell’interpretazione del matrix e del successivo PROFILO DI RISCHIO, il terapeuta decide su quali aspetti centrare la seduta e cosa rimettere in equilibrio energetico (risonanza).

LA DIAGNOSI ENERGETICA

Questo strumento non fa diagnosi mediche ne terapie.

LO STRESS

Lo stress è una risposta individuale interna ad uno stimolo esterno, e come tale non può essere oggettivamente definito, ma solo soggettivamente. Questo concetto sancisce la tipologia assolutamente olistica di questo percorso di guarigione. Lo strumento fa emergere quelli che sono gli “stressor” fondanti che stanno alla base della patologia fisica espressa dall’individuo.

Essi possono essere schematicamente raggruppati in:

  • mancanza di consapevolezza o di educazione
  • ereditarietà
  • fattori mentali ( avarizia, rabbia, delusione…)
  • allergie
  • posture scorrette
  • tossicità
  • traumi
  • patogeni (virus, batteri, parassiti, protozoi, funghi …)
  • perverse energy (radiazioni, campi elettromagnetici, eccesso di calore, freddo, vento, secchezza …
  • carenze o eccesso di nutrienti

LO STILE DI VITA

Per ottenere una guarigione olistica è indispensabile la rimozione delle cause di malattia (stressor), riparare (energeticamente) gli organi compromessi e sostenere quelli indeboliti o sovraccarichi, rimuovere i blocchi al flusso energetico ( chakra, colonna spinale…), avere un corretto stile di vita (alimentazione ed esercizio fisico) e bilanciare la costituzione dell’individuo (prescrizione di rimedi omeopatici costituzionali).

IL SUBSPACE (LE SEDUTE A DISTANZA)

In virtù del fenomeno dell’Entanglement quantistico, due particelle che sono state a contatto continueranno a reagire simultaneamente anche qualora si trovino ad essere lontane. In questo modo un campione che trattiene l’informazione elettrica del paziente (come peli, capelli e saliva) può essere utilizzato come una sorta di testimone del paziente nella sua totalità e lavorare anche a distanza di migliaia di chilometri. Lo strumento si connette al paziente esattamente come ci sintonizziamo su una frequenza radiofonica: quando entriamo in sintonia con quella frequenza siamo in grado di ascoltarla.

RIASSUMENDO

Le presenti informazioni sono state rilasciate per creare consapevolezza nella scelta di questo percorso e per evitare fraintendimenti o creare false aspettative.

Le informazioni rilasciate durante e/o al termine delle sedute non costituiscono pertanto una diagnosi medica e l’obiettivo del percorso è quello di un riequilibrio energetico e non della soppressione dei sintomi fisici.

Inoltre il test e le reattività non sono da considerare riproducibili e costanti, in quanto ogni organismo vivente è per definizione dinamico e soggetto a continuo cambiamento .Il numero delle sedute non è preventivabile e va concordato caso per caso, in base allo stato de salute/energia vitale.

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Digiuni e semi-digiuni: come farli e perché

Una volta trovato un proprio equilibrio alimentare, è interessante scoprire (o meglio riscoprire) la pratica del digiuno e del semi-digiuno.
“Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare”: questa frase di Jean Anthelme Brillat-Savarin, politico e gastronomo francese, vissuto nel ‘700, racchiude l’essenza di tutto ciò che si può dire sull’arte di nutrirsi e allo stesso tempo sul significato del digiuno e del semi-digiuno.
Perché nutrirsi, nel senso profondo del termine, è davvero un’arte.
L’arte che ogni uomo intelligente e consapevole impara nel corso della sua vita, attraverso un’unica strada: l’ascolto. Non può esserci reale salute, interiore e fisica, senza l’ascolto di se stessi.
È indispensabile infatti che ognuno di noi riesca, col tempo e con l’esperienza, a trovare lo stile alimentare che più gli si addice e che lo fa sentire al meglio della sua forma. Questo percorso di riscoperta di se stessi avviene attraverso l’ascolto dei segnali che il corpo ci invia nella quotidianità, primo fra tutti la sensazione di energia e vitalità che ci pervade ogni giorno.

Che cos’è il semi-digiuno
Il semi-digiuno è una pratica già conosciuta dai nostri bisnonni che vivevano più a contatto con la natura e con i suoi ritmi e li praticavano, soprattutto nella stagione più fredda.

Come praticare il semi-digiuno e quando:
è consigliato praticarlo per un periodo limitato di tempo (una settimana – dieci giorni al massimo), eliminando un pasto all’interno della giornata, preferibilmente quello serale;
è utile praticarlo quando si desidera diminuire il carico di lavoro sull’organismo, in momenti di particolare stress, stanchezza o impegni, per lasciare che le energie impiegate nella digestione, vengano impiegate per altre attività;
nei periodi di influenza o malessere fisico, per dare maggior respiro al corpo alle prese con la guarigione;
per “asciugare” il corpo e aiutarlo a ritornare al suo stato ottimale dopo un periodo di festa o vacanza in cui si è esagerato a tavola.

Che cos’è il digiuno
Il digiuno invece è una pratica terapeutica da svolgere sotto osservazione di uno specialista in materia, soprattutto per i digiuni prolungati oltre i 2-3 giorni.
Per digiuno si intende la mancata introduzione di cibi solidi all’interno del corpo, utilizzando quindi solo alimenti in forma liquida ovvero succhi di frutta e verdura e acqua.
Quando è consigliato il digiuno
prima di una depurazione epatica, attraverso specifico trattamento, è consigliato un digiuno di 3 giorni;
per disintossicare il corpo dalla moltitudine di alimenti che ogni giorno introduciamo e che alla lunga lasciano all’interno tossine, soprattutto se si tratta di cibi raffinati, non biologici, ricchi di conservanti;
per far riposare il nostro organismo e mandarlo in ferie per 2-3 giorni, sgravandolo dell’attività di digerire e aiutandolo così ad auto pulirsi all’interno;
in presenza di una grave patologia;
in un momento di ritiro e riposo, accompagnato da una ginnastica dolce e raccoglimento del pensiero.

Il digiuno è una pratica sconsigliata per quei soggetti il cui metabolismo risulta rallentato, a causa di molte diete sbagliate o perché per costituzione tendono ad avere una natura più fredda e umida all’interno del corpo. Per queste persone il digiuno andrebbe ulteriormente a rallentare il metabolismo, riducendo la capacità digestiva all’interno dell’organismo.
Ecco perché ho consigliato di trovare prima un proprio equilibrio alimentare, dato dalla conoscenza approfondita di sé, dalla convinzione profonda che il buon cibo rappresenti una risorsa di cui il nostro organismo ha bisogno e non un nemico contro il quale lottare.

 

Magnetoterapia BEMER

Trattamento non invasivo, senza controindicazioni ed effetti collaterali!!!
Tutto ciò è possibile con la tecnologia BEMER.
Grazie ai campi magnetici prodotti da una speciale configurazione di segnale a pulsazioni deboli, stimolano la vascolarizzazione (contrazione ritmica) dei vasi sanguigni più piccoli :
indispensabile per gli sportivi
agisce su :

– dolori acuti e cronici
– patologie degenerative croniche dell’apparato muscolo-scheletrico                    (artrosi, artrite, fratture ecc…)
– stanchezza cronica
– sclerosi multipla
– fibromialgia
– arteriopatia
– polineuropatia
– insufficienza organica ( epatica, renale ecc…)
In dotazione c’è anche un laser che si usa per le malattie della pelle, ferite e trattamenti estetici.                                                                                                                                    Inoltre lavora sul sistema immunitario perchè rafforza tutto l’organismo.

 

L’apparecchio che legge l’anima

Lo SCIO, uno straordinario strumento elettronico inventato da un ricercatore della Nasa, non solo è in grado di leggere il nostro stato di salute e le problematiche psichiche e spirituali del presente e del passato, ma anche di “correggere” sul piano energetico la nostra energia sottile, al fine di ripristinare l’equilibrio e lo stato di benessere
Oggi, dopo anni di esistenza ai margini della medicina accademica, stiamo assistendo a una vera esplosione degli approcci energetici alla salute. Grazie al lavoro di scienziati che sono stati veri pionieri nel campo della medicina energetica (come Lakhovsky negli Anni 20 e, più recentemente, Albert Szent-Gyorgyi o Herbert Froelich, solo per citarne alcuni), è sempre più accettata l’ipotesi che i campi elettrici e magnetici, come la luce e il suono e le vibrazioni elettromagnetiche, abbiano un influsso sulle cellule e possano essere utilizzati per stimolare i processi di guarigione in diversi tessuti.
Il percorso di ricerca su questi temi è molto bene illustrato nel bellissimo libro di James Oschman, “Medicina energetica” (MacroEdizioni).
Da questo testo si evince come buona parte di queste ricerche abbiano preso il via dall’osservazione che la fisiologia tradizionale non si sia dimostrata in grado di spiegare tutte le reazioni del corpo. Quando pensiamo ai sistemi di comunicazione all’interno del corpo umano, pensiamo prima di tutto al sistema nervoso, poi al sistema circolatorio, che fornisce i messaggi ormonali alle cellule, al sistema linfatico e a quello immunitario, tutti di importanza vitale per l’organismo. Ma i tempi di trasmissione delle informazioni attraverso queste vie di comunicazione ampiamente studiate non giustificano alcune semplici esperienze che tutti noi possiamo fare quotidianamente, come, per esempio, quella di chiudere l’occhio una frazione di secondo prima che una mosca ci colpisca la cornea. I nervi conducono gli impulsi con una certa rapidità, ma a ogni sinapsi c’è un ritardo che non è compatibile con la velocità delle risposte “riflesso”, grazie alle quali possiamo proteggerci prima che ci sia una consapevole coscienza dello stimolo.
Gli studi scientifici in questo campo hanno portato alla scoperta dell’esistenza di un altro sistema più complesso e più vasto del sistema nervoso: il tessuto connettivo o matrice vivente, che connette fra loro tutte le cellule e conduce energia e comunicazione in tutto l’organismo. La matrice vivente, fatta di collagene e acqua – i principali costituenti del corpo umano – conduce vibrazioni elettriche, magnetiche, luminose che viaggiano a una velocità superiore a quella dei segnali biochimici che conosciamo.
La visione tradizionale della medicina per specializzazioni ci ha portato a percepire il nostro corpo quasi come una macchina vivente formata da parti meccaniche tenute insieme da nervi, fili e fibre. La fisica quantistica ci dà invece un’immagine in cui la biologia diventa tutt’uno con la fisica, in cui la distinzione fra materia ed energia diventa labile e il corpo appare un sistema continuo e interconnesso di comunicazione elettronica e protonica: la ricerca scientifica più recente ha dimostrato che esistono forme di energia e informazione (flussi di bio-molecole caricate in milionesimi di ampère e caratterizzate da un preciso codice di riconoscimento) che viaggiano con estrema rapidità all’interno della matrice vivente. La visione olistica alla base delle discipline tradizionali, spiegata dalla scienza!
Le implicazioni di questo salto di visione sono enormi: in questa prospettiva ogni cellula, ogni tessuto, ogni organo, ogni enzima, ormone, neurotrasmettitore nel corpo vibra a una specifica frequenza, la salute e il benessere diventano il risultato di oscillazioni elettromagnetiche ordinate e la malattia e l’invecchiamento le conseguenze di perdita progressiva di informazione.
Il prof. Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico chirurgo, autore insieme a Caterina Tribbia, del testo Medicina Quantistica (Tecniche Nuove), è oggi in Italia il più noto esperto su queste tematiche. In un’intervista rilasciata a Claudia Bortolato pubblicata dalla rivista scientifica Forma nel 2005, spiega che il benessere “è una questione di oscillazioni elettromagnetiche “ordinate”. L’organismo si mantiene in equilibrio dinamico grazie ai messaggi che le cellule si scambiano costantemente tra loro sotto forma di segnali elettromagnetici estremamente deboli, a frequenza definita”. Continua il prof. Spaggiari: “Attraverso speciali strumenti diagnostici e terapeutici, si possono produrre variazioni quantiche di energia così sensibili da interagire con le “energie sottili” del corpo, al fine di ripristinare l’equilibrio e lo stato di benessere”. Pur precisando che questi strumenti non possono sostituirsi in alcun modo a test e cure farmacologiche, né in fase diagnostica né terapeutica, soprattutto in caso di malattie di una certa entità, con gli strumenti di medicina quantistica più avanzati è possibile rilevare i livelli di energia degli organi e lo stato di salute complessiva dell’organismo e, contemporaneamente, correggere eventuali anomalie energetiche riscontrate per impedire così, per quanto possibile, che la malattia possa successivamente manifestarsi a livello fisico-chimico.

In questo ambito sono state progettate apparecchiature sempre più complesse con l’obiettivo di arrivare a dialogare con il corpo a livello di frequenze. Alcune sono più note di altre, come il Vega o l’elettroagopuntura secondo Voll, che misurano la risposta elettrica del corpo.
Una tra le più avanzate lo SCIO (Scientific Consciousness Interface Operations System), un dispositivo elettronico progettato e realizzato nei primi anni ’80 dal Dott. William Nelson, matematico e fisico alla NASA che ha contribuito a riportare a terra l’Apollo 13, e che ha dedicato trent’anni di ricerca all’integrazione delle conoscenze della medicina occidentale ed orientale con le più avanzate scoperte in tema di fisica quantistica.
Si tratta di un sistema elettrodiagnostico-terapeutico computerizzato in grado di fornire in un solo esame indicazioni preziose per comprendere la storia dell’ organismo umano per dare una prima valutazione pre-diagnostica.
Studiato per coadiuvare il lavoro di medici e di specialisti, applica le più recenti scoperte nel campo dell’informazione biologica e della medicina energetica: utilizzando un sistema accelerato di comunicazione trivettoriale computerizzata in biofeedback, riesce a dialogare in continuità con l’organismo umano sfruttando la sua eccezionale velocità di interazione (1/10.000 di sec). In questo modo riesce a registrare ogni stimolo o reazione del sistema biologico (che opera con tempi da 1/100).
Con l’invio e la registrazione accelerata dell’informazione biofisica di più di 9000 sostanze differenti, il sistema – in soli tre minuti – è in grado di tracciare una prima mappa di reattività dell’organismo, di estrapolare i valori anomali e di correlarli al sistema o all’organo di competenza.

Il suo utilizzo non presenta alcuna controindicazione e nel tempo si è dimostrato uno strumento importante nel coadiuvare il medico e il terapeuta nella analisi di quadri come l’intolleranza alimentare, la carenza di vitamine, la presenza di livelli ormonali ed enzimatici anomali, intossicazioni di origine alimentare o da metalli pesanti, l’analisi di virus, funghi e parassiti. Non solo è in grado di evidenziare la presenza di sostanze tossiche o di infestazione di funghi ( come per esempio i vari tipi di candida), ma ha la possibilità di contrastarli inviando all’organismo le frequenze contrarie.
Tutto questo solo per restare a livello fisico; con lo SCIO è però possibile spingersi oltre. Infatti, come gli organi del corpo hanno specifiche frequenze, così anche le emozioni, i chakra, i traumi fisici e psichici sono leggibili nel codice delle frequenze e trattabili: la matrice vivente registra, infatti, la memoria dei traumi e dei successivi adattamenti e quando un’emozione, una memoria o uno stress prolungato genera malessere e limita le potenzialità individuali, è all’interno della matrice vivente che il problema e la soluzione possono essere trovati. Qualsiasi approccio terapeutico che si focalizza solo su un aspetto o su un organo del corpo (che diventa in quel momento l’organo bersaglio di un’intossicazione o di uno squilibrio energetico più generale o più profondo) rischia di ottenere risultati parziali o una provvisoria eliminazione del sintomo, perché non coinvolge l’organismo nella sua interezza.