La nostra cultura non ha mai attribuito un grande valore ai piedi, tranne forse negli ultimi anni, sull’onda dell’immaginario erotico di derivazione orientale.
Nei Paesi occidentali l’incidenza dell’alluce valgo, chiamato popolarmente “cipolla”, è molto alta, mentre nei Paesi in via di sviluppo inizia solo ora a manifestarsi.
Senza cure adeguate e quotidiane i piedi dimenticati in gioventù si faranno sentire in età avanzata. Dunque, meglio correre ai ripari con alcuni accorgimenti. Scegliete sempre, per la camminata di tutti i giorni, scarpe comode, a plantare fisiologico, tacco largo e punta ampia. Riservate solo per occasioni particolari, stivali alla cow boy, tacchi a spillo, specie se vertiginosi e a punta strettissima. Pena alluce valgo, unghie incarnite, disturbi circolatori.
Appena potete camminate a piedi nudi. Per l’inverno, esistono in commercio speciali calze dotate di rugosità antiscivolo, studiate apposta per questa esigenza.
In estate fate attenzione a non esporre la pianta del piede a superfici bollenti o ammolli prolungati. Lavateli ogni sera, con acqua tiepida e bicarbonato, facendo seguire un breve massaggio con un olio tonificante. In inverno si può anche utilizzare olio di sesamo leggermente riscaldato, mentre in estate l’olio di cocco da una piacevole sensazione di fresco, specie se unito ad una o due gocce di olio essenziale di menta.
Per nutrire la pelle secca potete massaggiare il piede con una crema composta da tre cucchiai di cera d’api ammorbidita con un cucchiaio di olio di sesamo, il tutto leggermente riscaldato. Due volte alla settimana massaggiateli con abbondante olio di ricino, fasciateli e andate a dormire. È un potente defatigante e ammorbidente.